Il francobollo di Greta
Il francobollo fa parte di una serie di cinque pezzi tutti dedicati al tema dell’ambiente dal titolo “Natura Preziosa”. È stata illustrata dall'artista svedese Henning Trollback e "rappresenta alcuni dei 16 obiettivi ambientali recentemente delineati dal governo, compresi gli habitat che vanno protetti", ha riferito PostNord. Tra i disegni dei francobolli destinati alla posta nazionale ci sono alte montagne, foreste, flora, paesaggi agricoli e paludi. Sulla serie europea, invece, è raffigurato il rospo maculato verde, specie in pericolo di estinzione.
Ma il più ambito sarà probabilmente quello di Greta. La ragazza, diventata paladina dell’ambiente, è raffigurata sulla cima di una collina con il suo ormai iconico impermeabile giallo, le treccine che svolazzano al vento mentre osserva il volo di una rondine. Il francobollo è disponibile da giovedì 14 gennaio 2021 ed è in vendita a 1,20 euro. Ma per i collezionisti c’è anche la possibilità di acquistare la confezione da 10 francobolli sull’e-shop di PostNord al prezzo di circa 12 euro.
“Sta facendo qualcosa di straordinario”
I disegni dei francobolli “rispecchiano il nostro presente, in cui i temi ambientali sono diventati rilevanti e sono presenti da molti anni, non da ultimo grazie alla forte voce di Greta Thunberg”, ha spiegato il servizio postale svedese in un comunicato. Quando una personalità compare su un francobollo “significa che sta facendo qualcosa di straordinario”, ha aggiunto Kristina Olofsdotter, direttore responsabile delle nuove emissioni dell’azienda.
Il film sull'attivista
A soli 18 anni appena compiuti (il 3 gennaio), Greta è un vero e proprio leader. E come tale sta ricevendo sempre più visibilità. Solo qualche mese fa è uscito il docu-film “I am Greta”, presentato lo scorso settembre alla Mostra del Cinema di Venezia e ora disponibile sulle principali piattaforme di streaming video.
Racconta la storia dell'attivista, dai primi scioperi per il clima in solitaria davanti al Parlamento di Stoccolma ai suoi interventi davanti alle più importanti assemblee del mondo, compreso quello all’UN Climate Action Summit di New York diventato famoso per il suo “How dare you?”. Il regista Nathan Grossman l’ha seguita per tutto l’anno sabbatico dalla scuola durante il quale ha girato il mondo (senza usare aerei) per parlare dei cambiamenti climatici e denunciare le responsabilità delle grandi istituzioni per la loro inazione davanti al fenomeno.