inNaturale
Home
>
Granchi: molte specie stanno perdendo l’olfatto per il cambiamento climatico

Granchi: molte specie stanno perdendo l’olfatto per il cambiamento climatico

Il riscaldamento globale rende gli oceani più acidi e ciò influisce su varie specie di granchi che perdono l’olfatto e faticano ad adattarsi.

Mentre il nostro pianeta si scalda gli oceani diventano più acidi e ciò complica la vita di molti animali marini, fra cui i granchi, che vedono il proprio olfatto perdere di efficacia. Uno studio pubblicato in Global Change Biology ha indagato sulla questione e ha mostrato che l’impatto del fenomeno è potenzialmente allarmante. Gli odori sono, infatti, per alcune specie di crostacei, la base della sopravvivenza.

granchi olfatto
@envatoelements

L’olfatto dei granchi a rischio

A concentrarsi su come l’acidificazione degli oceani stia alterando il funzionamento dell’olfatto in alcune specie di granchi ci ha pensato un team dell’Università di Toronto. Precedenti ricerche avevano mostrato che i livelli di acidità delle acque, influenzati dalla quantità di CO2 assorbita, possono influire sugli odori. Ora gli scienziati si sono, però, soffermati sui granchi di Dungeness, o granciporri, e hanno mostrato che il fenomeno innesca dei veri e propri cambiamenti fisiologici.

È emerso, infatti, che in ambiente più acido un odore deve essere 10 volte più concentrato perché l’animale lo avverta. Il granciporro ha una pessima vista e utilizza l’olfatto per individuare cibo e habitat propizi, nonché per sfuggire ai predatori e guidare l’accoppiamento. Ogni malfunzionamento è, dunque, molto pericoloso.

Come funziona l’olfatto nei granchi

L’acidificazione degli oceani è una minaccia per i granchi di Dungeness e per le altre specie che contano sull’olfatto per la propria sopravvivenza. I granciporri, in particolare, sono dotati di antenne e per fiutare le agitano in un processo definito “flicking”. All’interno di queste si trovano dei piccolissimi recettori, che trasmettono stimoli elettrici al cervello.

Lo studio ha mostrato, però, che in acque più acide i crostacei “annusano” meno e che, quando lo fanno, sono in grado di captare meno stimoli. I neuroni sono, infatti, apparsi del 50% meno reattivi. Risultano anche essere diminuiti in numero e il loro volume si è dimostrato del 25% inferiore. Cosima Porteus, autrice principale, ha spiegato che la dinamica è simile a quella di un muscolo che si indebolisce per mancanza di utilizzo.

Conseguenze dell’acidificazione degli oceani

L’impatto dell’acidificazione degli oceani sulle specie di granchi che utilizzano ampiamente l’olfatto potrebbe rivelarsi devastante. Per quanto riguarda i granciporri, diffusi sulla Costa Pacifica tra Alaska e California, negli ultimi anni si è già registrato un cospicuo calo della popolazione. Questi crostacei sono considerati una prelibatezza e rivestono, quindi, un ruolo di rilievo anche in campo economico.

Nel 2019 il settore connesso alla pesca di tali animali ha fatto registrare un fatturato pari a 250 milioni di dollari. Il futuro preoccupa, quindi, diverse comunità. A vivere la stessa situazione potrebbero, poi, essere anche altre specie, fra cui spiccano granchio reale dell’Alaska e granchio delle nevi. Gli scienziati credono che il momento di approfondire la ricerca su come il cambiamento climatico influenzi i processi fisiologici che avvengono in diversi organismi sia, ormai, arrivato.

L’acidificazione degli oceani costituisce una minaccia per l’olfatto dei granchi e non solo. Gli esperti ritengono che lo studio rappresenti un’ulteriore prova della necessità di intervenire alla radice del problema. La priorità rimane, perciò, la riduzione delle emissioni. Nel frattempo la salvaguardia dei granciporri è demandata agli sforzi di conservazione che vedono nell’istituzione di limiti di pesca e zone protette le proprie armi migliori.


Alice Facchini
Alice Facchini
Scopri di più
Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
Scopri di più
Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte