Una ricerca mostra la tendenza di centinaia di specie di uccelli a fare il nido con rifiuti spesso pericolosi per la salute dei pulcini.
Almeno 176 specie di uccelli stanno costruendo i propri nidi con rifiuti e spazzatura. È quanto portato alla luce da un team di scienziati europei dopo l’analisi di oltre un secolo di studi su 35mila nidi attorno al mondo. L’unico continente non interessato dal fenomeno è l’Antartide mentre si tratta di una tendenza diffusa su tutti gli altri. A detta dei ricercatori non sarebbe una novità: gli uccelli stanno costruendo nidi con rifiuti almeno dalla fine del 1800 anche se il fenomeno si è acuito notevolemente in tempi recenti. La scoperta lascia incertezze riguardo la salute e il futuro di molte specie.
Perché una ricerca sui nidi d’uccello?
L’inquinamento generato dall’uomo ormai è diffuso ovunque sul pianeta. Anche se a lasciare scioccati sono spesso le immagini di uccelli morti in seguito all’ingestione di plastica scambiata per cibo, il problema dell’inquinamento nella vita quotidiana degli uccelli sarebbe ormai più subdolamente radicato.
Una ricerca di un team di scienziati europei pubblicata sulla rivista The Royal Society ha voluto indagare su come gli uccelli si siano adattati a vivere accanto ai rifiuti. Il successo riproduttivo, e di conseguenza il successo di una specie, è spesso strettamente legato alla buona funzionalità del nido. Missione degli scienziati è stata capire come i rifiuti prodotti dall’uomo potessero modificare l’attività di nidificazione.
Perché gli uccelli fanno il nido coi rifiuti?
Incrociando i dati di oltre un secolo di ricerche scientifiche, il team ha individuato le prove dell’utilizzo di materiali artificiali nella costruzione del nido in almeno 176 specie di uccelli. Per gli scienziati sarebbe la prova di come si tratti di un comportamento ormai diffuso tra i volatili, dalle anatre ai gabbiani ai cormorani fino ai rapaci e molti uccelli canori.
Le prime osservazioni di rifiuti nei nidi di uccello risalgono al 1830 ma sarebbero incrementate notevolmente negli ultimi decenni. Il materiale più comune individuato è la plastica ma per fare il nido gli uccelli utilizzano anche stoffa, carta, metallo e altri materiali di scarto.
I ricercatori sono convinti che l'utilizzo di rifiuti per la costruzione del nido sia una scelta intenzionale da parte degli uccelli. Tra le ipotesi più accreditate l’idea che i materiali artificiali siano un modo per gli uccelli di “mettersi in mostra” durante la fase di corteggiamento, evidenziando l’abilità nel costruire un nido di qualità.
I rischi connessi a un nido di spazzatura
Eppure, l’utilizzo di rifiuti nella costruzione del nido sarebbe fonte di rischio per gli uccelli, in particolare per i pulcini. Spesso i piccoli finiscono impigliati in reti o sacchetti di plastica oppure ingeriscono materiali tossici come plastica o mozziconi di sigaretta utilizzati nella costruzione scambiandoli per cibo. L’inclusione di materiali colorati inoltre rischia di esporre il nido agli attacchi di predatori.
Secondo Zuzanna Jagiełło, dell’Università di Poznań e autrice principale dello studio: “Un'ampia varietà di specie di uccelli ha incluso rifiuti nei loro nidi. Si tratta di un fenomeno preoccupante perché sta diventando sempre più evidente come tali materiali possono danneggiare i piccoli e persino gli uccelli adulti”.