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Giorni della Merla: la leggenda dietro le giornate più fredde dell’anno

Giorni della Merla: la leggenda dietro le giornate più fredde dell’anno

La leggenda vuole che i Giorni della Merla siano i più freddi di tutto l’anno e dietro l’antica credenza ci sono storie di ogni tipo

Giorni della Merla è nel nostro Paese un’espressione densa di significato che si tinge di leggenda. La tradizione identifica, infatti, con queste parole gli ultimi tre giorni di gennaio e li indica come i più freddi dell’anno. All’antica credenza sono collegate diverse storie in cui la Merla diventa ben più di un semplice innocuo animale.

Giorni della Merla leggenda
Foto: Vera Wald @Pixabay

La leggenda dei Giorni della Merla

Le versioni della leggenda che conferisce ai Giorni della Merla il titolo di giornate più fredde dell’anno sono due. La prima fola parte dalla credenza che le femmine di merlo avessero un tempo un piumaggio candido. Una merla, dunque, per sfuggire al gelo di fine gennaio, avrebbe trovato riparo in un comignolo. Sopravvissuta alla bufera, sarebbe uscita dal rifugio dopo tre giorni in cerca di provviste, con la livrea ingrigita dalla fuliggine.

La seconda versione del mito narra, invece, che Gennaio amasse tormentare una povera merla e che questa, in risposta, avesse fatto scorta di provviste per poi nascondersi. Alla fine del mese, che aveva solo 28 giorni, l’animale sarebbe riemerso dal nido, vantandosi della propria furbizia. Gennaio, chiedendo in prestito tre giorni a Febbraio, avrebbe allora scatenato la sua gelida ira e solo a questo punto la merla si sarebbe riparata in un camino.

Una tradizione antica

La leggenda dei Giorni della Merla ha origini antiche. A fare riferimento a essa è già Dante Alighieri nel XIII Canto del Purgatorio. Qui egli fa dire alla nobildonna Sapia, di Siena, che ella in un momento di folle gioia si era ritrovata a urlare a Dio che non lo temeva più, proprio come la merla di fronte al sole fece con Gennaio.

Nel mito è, poi, possibile intravedere un tentativo di giustificare il dimorfismo nel piumaggio del merlo, nonché la durata ridotta del mese di febbraio. A causa di quest’ultimo fattore alcuni indicano, però, come Giorni della Merla 30, 31 gennaio e 1 febbraio. In passato, comunque, in occasione di tali date si organizzavano feste e riti, poiché essi sancivano l’avvicinarsi della primavera e segnavano quindi un momento cardine per i contadini.

I Giorni della Merla e il Po

Alcune tradizioni più recenti collegano la leggenda dei Giorni della Merla al fiume Po. Una versione più favolistica vuole che un merlo e una merla si fossero sposati nei pressi del fiume. Il clima rigido di fine gennaio li avrebbe, però, obbligati ad attendere il disgelo. Dopo tre giorni i due avrebbero deciso di attraversare il fiume ghiacciato, ma il merlo sarebbe morto nella traversata, lasciando la sposa disperata.

Secondo alcune testimonianze la merla sarebbe, invece, identificabile con una giovane donna chiamata de Merli, che poté raggiungere il suo futuro marito solo quando il Po si ghiacciò, consentendole il passaggio. Guardando alla Storia pare, poi, che la merla non fosse un uccello, ma un cannone che i francesi dovevano trasportare oltre il fiume nel 1510. L’esercito poté compiere l’impresa solo quando, a fine gennaio, le acque si ghiacciarono.

La leggenda dei Giorni della Merla viene tramandata ancora oggi, anche se in diverse versioni. La tradizione vuole, per altro, che il clima di tali giornate aiuti a prevedere le temperature del periodo a venire. Dei giorni rigidi garantirebbero una primavera mite e puntuale, mentre il caldo sarebbe garanzia di un arrivo della stagione tardivo. Riscaldamento globale e scienza si impegnano a smentire il mito.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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