Giornata Mondiale del Leone: nel mondo restano solo 20mila re della savana

La Giornata Mondiale del Leone, che si celebra ogni 10 agosto, ci ricorda quanto sia opportuno riflettere sullo stato dei grandi felini nel mondo. I mastodontici mammiferi, infatti, pur con tutte le loro caratteristiche uniche, sono oggi ridotti allo stremo da una serie di minacce pressanti. L’uomo è chiamato a invertire la rotta, ma intervenire appare tutt’altro che semplice.

Un animale straordinario
Siamo abituati a considerare il leone come il re dei predatori, ma spesso, non riflettiamo su ciò che lo rende tale. Questi straordinari felini trascorrono la propria vita in branco, vivendo secondo un’organizzazione sociale complessa. Le femmine si occupano, dunque, di cacciare e di nutrire i cuccioli. Questi ultimi, che nascono ciechi e maculati, trascorrono i primi 3 mesi allattati, ma, con lo svezzamento, iniziano a cercare il loro ruolo nel gruppo. I maschi si impegnano, invece, a difendere il branco, sfruttando il proprio ruggito udibile a 8 km di distanza. I leoni sono per lo più diffusi in Africa, ma spesso sfugge che essi abitano anche il continente Asiatico. La sottospecie Panthera leo persica vive, infatti, in India nel Parco Nazionale di Sasan-Gir.
La Giornata Mondiale del Leone
È necessario che la Giornata mondiale del Leone diventi più di una ricorrenza. La popolazione dei leoni selvatici, infatti, in Africa è calata negli ultimi 100 anni del 90%. Oggi in natura nel mondo sono rimasti dunque tra 20.000 e 30.000 grandi felini e ciò ha portato a la specie a essere definita vulnerabile. A creare enormi problemi è, in primis, la continua espansione dell’uomo. L’urbanizzazione ha così portato alla distruzione dell’80% degli habitat di tali animali. Il bracconaggio aggrava ulteriormente il quadro e i problemi di convivenza uomo-leone fanno spesso il resto. Poiché il grande felino arriva a mangiare 40 kg di carne al giorno le popolazioni locali spesso faticano a tutelare il bestiame e la reazione violenta risulta inevitabile.
L'urgenza di agire
La Giornata Mondiale del Leone può diventare un ottimo pretesto per guardare con interesse ai piani di conservazione attivi. Oggi il WWF e altre associazioni stanno cercando di avviare progetti di ecoturismo per tutelare questa specie in modo razionale e coinvolgere anche le popolazioni indigene. I leoni sono, infatti, spesso parte integrante dell’economia locale e fare in modo che possano continuare a esserlo senza soffrire l’impatto dell’uomo è vitale. Per programmare interventi sempre più mirati rimane, comunque, necessario progredire nella ricerca e migliorare i sistemi di monitoraggio. Affidarsi a conta delle tracce, esche sonore e valutazioni di esperti espone a troppi errori e oggi si vira verso l’utilizzo di droni e di apparecchiature dotate di GPS.
La Giornata Mondiale del Leone appare, insomma, tutt’altro che una data di festa. L’uomo si è dimostrato in grado di sconvolgere anche la natura più selvaggia e il cambiamento climatico in continua accelerazione non fa altro che aggravare un quadro già critico. Il tempo per intervenire scarseggia. La nota citazione di un classico d’animazione che recitava “Lunga vita al re” diventa ormai anche più triste.
