“Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway
“Tutto in lui era vecchio tranne gli occhi che avevano lo stesso colore del mare ed erano allegri e indomiti.”
Vincitore del premio Pulitzer per la narrativa e del premio Bancarella nel 1953, questo libro è davvero un classico intramontabile. Introspettivo, intimo, riflessivo. Hemingway vi farà immergere completamente nel senso più profondo del mare: il coraggio. Il protagonista è il vecchio Santiago, un pescatore che trova la forza di riprendere il mare dopo ottantaquattro giorni senza esser riuscito a pescare nulla. Ma la forza della natura è inarrestabile e dovrà trovare dentro di sé la forza per lottare contro gli squali e, probabilmente, anche sé stesso. Sarà però questa lotta a far ritrovare dentro di sé il coraggio e, per la prima volta, si sente tutt’uno con la natura. È questo il fine ultimo della sua vita?
“Lo specchio del mare” di Joseph Conrad
“Il mare non è mai stato amico dell'uomo. Tutt'al più è stato complice della sua irrequietezza.”
Se siete amanti del mare in tempesta, anche in senso metaforico, questo libro è perfetto per voi. Questo piccolo capolavoro di lettura di mare stravolge ogni paradigma e definizione conosciuta per condurci in un viaggio nel cuore delle cose, mostrandoci il lato crudo dell’esistenza e la vera natura dell’umanità. Joseph Conrad vi guiderà senza timori in un mare come metafora di infinito, di insondabile ma anche di terrore e oscurità. Attraverso una raccolta di bozzetti l’autore restituisce perfettamente l’esperienza di uomo di mare tra navi, capitani, avventure, vagabondaggi e…amore. Il mare è come uno specchio: nasconde e rivela ciò che è insito nell’animo umano.
“Moby Dick o la Balena” di Herman Melville
“Se io fossi il vento, non soffierei più su un mondo tanto malvagio e miserabile... Eppure, lo ripeto e lo giuro, c'è qualcosa di glorioso e di benigno nel vento.”
Un libro il cui titolo parla da sé. Un classico intramontabile, nella celebre traduzione di Cesare Pavese, in grado come pochi di scuotere l’animo umano grazie alla potenza immutabile del mito. I nomi e i luoghi perdono di importanza e conta solo il viaggio, le esperienze vissute. La baleniera diventa un simbolo e la caccia alla balena altro non è che il senso di speranza, il dilemma di ciò che non conosciamo, la possibilità di riscattarsi, ma anche la paura, il terrore e le tenebre. Un’avventura che vi stupirà per tutte le emozioni che è in grado di suscitare, per le riflessioni scientifiche, religiose, filosofiche. Dimenticatevi il mare come lo conoscete: per Melville è verità, è giustizia, è il limite umano.
“Raccontare il mare” di Björn Larsson
"Mutano solo il cielo, non l'animo, coloro che vanno per mare": è questo il famoso aforisma oraziano che meglio descrive questa piccola perla. In questo libro il mare è il luogo dell’anima, e Björn Larsson ce ne parla con estrema naturalezza attraverso alcuni dei più grandi classici della lettura di mare. Da Omero a Maupassant, da Conrad a Biamonti, da Cristoforo Colombo a Álvaro Mutis. L’autore ripercorrerà insieme a voi racconti e romanzi riflettendo sulle qualità letterarie e marinaresche, se non umane, degli autori. Per raccontare il mare ci vogliono certamente competenza ed empatia, ma cosa si cela dietro questa passione? Siamo affascinati dal mare o dal suo mito? Siamo davvero in grado di definire di quale mare tratti la letteratura marinara? È a queste e a molte altre domande che il libro cerca di rispondere, ma non per trovare una rotta sicura bensì per perderci nei vasti confini della letteratura ed esplorare nuovi orizzonti.