"Andare in brodo di giuggiole", significato e origine del detto popolare

C’è un detto popolare ancora molto diffuso in Italia e utilizzato anche dai più giovani, che esprime uno stato d’animo di benessere e appagamento. Parliamo del brodo di giuggiole e dell’espressione metaforica “andare in brodo di giuggiole”, il cui significato è semplicemente ‘stare molto bene’, ‘trovarsi bene’.

Perché si dice “andare in brodo di giuggiole”
Forse più conosciuto del frutto stesso, il modo di dire “andare in brodo di giuggiole” è un’espressione metaforica popolare ancora in voga, il cui significato però sfugge ancora a molti. Forse non tutti sanno che questo modo di dire è ispirato da una vera bontà della nostra tradizione.
“Brodo di giuggiole”, infatti, è anche il nome di un liquore dolce e digestivo, ottenuto dalla fermentazione dei frutti del giuggiolo. È un prodotto tipico del padovano, e precisamente delle zone di Arquà Petrarca, roccaforte della coltivazione del frutto in Italia.
Ancora oggi le giuggiole sono frutto simbolo di questo territorio e vengono utilizzate per realizzare diversi prodotti artigianali come marmellate e sciroppi, oltre al suddetto liquore di nicchia.
Alle origini del brodo di giuggiole
Liquori ottenuti dall’infusione delle giuggiole erano conosciuti già presso le civiltà del Mediterraneo, sin dai tempi degli antichi egizi e dei fenici. Anche i romani avevano grande considerazione della pianta e ancora nel Medioevo ricette e rimedi erboristici a base di giuggiole erano molto apprezzati e utilizzati.
Fu però in età rinascimentale che le giuggiole trovarono nobilitazione grazie alla potente famiglia Gonzaga che ne esaltò l’utilizzo in cucina e ne realizzò un liquore. Questo veniva offerto agli ospiti più illustri in visita nella loro residenza estiva sul lago di Garda. E ben presto si sparse la voce della sua bontà, un’estasi per il palato, che nel tempo ispirò anche il detto popolare “andare in brodo di giuggiole”.
L’espressione si diffuse al punto che venne inserita e pubblicata per la prima volta nel primo vocabolario di lingua italiana scritto dall’Accademia della Crusca nel 1612. È indicata come espressione proverbiale che si riferisce a una situazione particolarmente piacevole.
“Non vi sono dubbi sul significato dell’espressione - si legge sul sito dell’Accademia -. Andare/essere in brodo di giuggiole indica la condizione di chi gongola di gioia, muore dalla felicità, è insomma estremamente contento”.
Che pianta è il giuggiolo
Albero antico e di origine lontana, il giuggiolo è un arbusto indigeno dell’Africa settentrionale, successivamente importato con grande successo in Cina, India e anche in Italia. Introdotto già dai romani, la pianta produce piccoli frutti, decisamente dolci a completa maturazione, che in cucina trovano molti impieghi e utilizzi diversi. Uno su tutti, la produzione del liquore di giuggiole.
Oggi purtroppo questa coltura per la maggior parte è andata a perdersi e sono in pochi a conoscere il frutto e ad averlo mangiato. Il detto invece è sopravvissuto al tempo mantenendo vivo almeno il ricordo e la curiosità.
