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Ammoniaca come carburante: soluzione per il trasporto navale

Ammoniaca come carburante: soluzione per il trasporto navale

Per ridurre le emissioni dal trasporto navale arriva l’idea di utilizzare l’ammoniaca come carburante. La ricerca progredisce e le opzioni sono molte.

Circa il 90% dei beni viaggia via mare e questo ha un enorme impatto ambientale. Tra le migliori alternative ai tradizionali combustili fossili sembra esserci l’idea di utilizzare l’ammoniaca come carburante. Trattata con attenzione, infatti, offre molti vantaggi. In tutto il mondo sono in corso ricerche e test. Anche le prospettive per ottenerla in modo pulito sembrano promettenti.

Ammoniaca carburante

Ammoniaca come carburante:

Il trasporto via mare è responsabile del 2% delle emissioni totali di gas serra. L’impiego dell’ammoniaca come carburante potrebbe cambiare il dato. L’ammoniaca, infatti, è priva di carbonio. Può dunque bruciare e alimentare un motore senza emettere CO2. Ha meno potenziale energetico dei combustili attualmente in uso, ma supera quello dell’idrogeno, altra alternativa plausibile. Quest’ultimo poi risulta più economico, ma più difficile da conservare, poiché richiede una temperatura di -253° C. L’ammoniaca, inoltre, liquefa a -34° C e a temperature anche maggiori sotto pressione. Secondo Tristan Smith dell’University College London è un’ottima via di mezzo. Non è troppo costosa da produrre né da conservare.

Le ricerche in corso:

L’utilizzo dell’ammoniaca come carburante è nei piani di molte aziende del settore navale. Man Energy Solutions pianifica di realizzare entro il 2024 navi ibride. Eidesvik, compagnia navale norvegese, invece, mira a installare celle ad ammoniaca, che funzionino come batterie. Vermund Hjelland, vice presidente del settore sviluppo, ha affermato che le celle consentiranno di utilizzare serbatoi più piccoli. Con la stessa quantità di carburante si otterrà una resa maggiore. La Prototech, partner del progetto, ne sta già lanciando una versione di prova. La nave Viking Energy con questo sistema percorrerà 555 Km, bruciando anche gas naturale liquefatto.

Ottenere ammoniaca in modo pulito:

Oggi l’ammoniaca è usata principalmente nei fertilizzanti, ma l’impatto ambientale della filiera è altissimo. Perché l’impiego dell’ammoniaca come carburante risulti positivo, sono necessari metodi per produrla in modo pulito. In Danimarca la Haldor Topsoe sta collaborando con la Aarhus University proprio per questo. Behzad Partoon, uno dei ricercatori, spiega che l’idea è utilizzare l’elettricità per ottenere idrogeno dall’acqua tramite l’elettrolisi e di aggiungere poi l’azoto ricavato dall’aria. Questo permetterebbe di ridurre i costi e l’energia necessaria alla produzione di ammoniaca. La combustione di ammoniaca, poi, libera sostanze inquinanti e tossiche; i gas di scarico, quindi, devono essere trattati adeguatamente.

Secondo un report di Global Maritime Forum perché le emissioni possano essere dimezzate entro il 2050 sarebbe necessario un investimento di un bilione di dollari. Probabilmente utilizzare l’ammoniaca come carburante risulterà sempre più costoso dell’impiego di combustibili fossili. Non possiamo che augurarci che anche i governi incentivino il settore navale a intraprendere questa rotta.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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