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Bio Champions

Bio Champions

Dietro alle tre lettere che compongono la parola Bio, così in voga negli ultimi anni, si nasconde un mercato dal valore complessivo di circa 80 miliardi di dollari, con quasi 51 milioni di ettari convertiti a questa tecnica, una crescita del 15% circa rispetto al 2014, assieme a più di 2 milioni di impiegati nel settore. Sono questi i dati pubblicati dall’Istituto di Ricerca per l’agricoltura biologica (Fibl) e dalla Federazione internazionale dei movimenti per l’agricoltura biologica (Ifoam).

Bio, un mercato in continua espansione

Sono dati impressionanti, che si spiegano immediatamente però quando si prende in considerazione la crescita della domanda in tutto il mondo: secondo uno studio del The World of Organic Agriculture addirittura “Consumer demand is increasing, reflected in the significant market growth of 11 percent in the United States, the world’s largest organic market.” aggiungendo subito dopo “More farmers cultivate organically, more land is certified organic, and 179 countries report organic farming activities”.

È interessante notare come gli Stati Uniti siano i primi come quota di mercato a contribuire al successo dei prodotti Bio, “leading market with 35.9 billion euros”, quasi il 50% del totale, ma siano solo terzi a livello produttivo: “Australia is the country with the largest organic agricultural area (22.7 million hectares), followed by Argentina (3.1 million hectares), and the United States of America (2 million hectares).“ Lo avete notato anche voi? L’argentina, al secondo posto, produce solo una frazione di quello che produce l’Australia, che domina abbondantemente il mercato. Se si guarda però al rapporto tra suolo coltivato tradizionalmente e biologicamente, a vincere è il piccolo stato del Liechtenstein, dove la coltivazione biologica occupa quasi un terzo dell’intera superficie dedicata a scopi agricoli.

In Italia

Secondo la Fibl noi italiano siamo un popolo virtuoso dal punto di vista delle produzioni biologiche con un secondo posto a livello europeo e un sesto a livello globale “The countries with the largest organic agricultural areas were Spain (almost 2 milion hectares), Italy (1,5 milion hectares), and France (1,4 million hectares).” Quando ci si concentra sul rapporto tra coltivazione tradizionale e biologica però perdiamo qualche posizione attestandoci solo noni, mentre riusciamo a rimanere nella top 10 dei paesi che nel 2015 hanno aumentato la proprio superficie biologica, con ben 104.666 ettari in più dal 2014. Altro decimo posto che riusciamo a strappare legato ai dati del 2015 è il numero di produttori coinvolti, più di 52000 in Italia, quasi dieci volte tanto l’India, in prima posizione.

Per quanto riguarda le dimensioni del mercato siamo sempre nella parte più alta della classifica, settimi in particolare, con 2317 “markets”, che potremmo tradurre come “punti vendita” immaginiamo. L’apicoltura biologica è un altro settore in cui riusciamo a collocarci addirittura al secondo posto a livello mondiale con quasi 200.000 alveari biologici, considerando anche che la produzione è concentrata per il 45% in America Latina e per il 40% in Europa. In questo caso il primo posto spetta al Brasile, che ne ha più di 700.000 sparsi per il suo territorio. Altro settore in cui l’Italia non ha rivali è quello dei limoni biologici, ne coltiviamo per 32.000 ettari, mentre il secondo posto è della Spagna, il cui territorio a disposizione è un quarto di quello nostrano.

Fonti: adnkronos.com - fibl.org - ilsagroup.com


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Matteo Buonanno Seves
Matteo Buonanno Seves
Scopri di più
Un giovane laureato in Scienze Gastronomiche con la passione per il giornalismo e il mai noioso mondo del cibo, perennemente impegnato nel tentativo di schivare le solite ricette e recensioni in favore di qualcosa di più originale.
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