Usa, una specie di albero su 6 a rischio
L’indagine sullo stato di salute degli alberi degli Stati Uniti è durata cinque anni. Periodo nel quale il team di ricercatori ha intervistato esperti e scandagliato riviste scientifiche e database accademici, scoprendo che molte foreste a stelle e strisce nel tempo sono lentamente cadute nel dimenticatoio. Un paio di dati lo dicono chiaramente: per due terzi delle specie non è mai stata fatta una valutazione sul rischio di estinzione; altre, non sono state esaminate per decenni nonostante i nuovi rischi che ne minacciano il numero.
Il risultato parla chiaro: una specie su sei degli alberi autoctoni americani è minacciata dall’estinzione. La lista comprende specie come la sequoia sempreverde (conosciuta come coast redwood), il castagno americano, il frassino nero e il pino dalla corteccia bianca. Addirittura, nel corso dei loro lavori di ricerca, gli scienziati hanno scoperto che una specie data per estinta è in realtà ancora viva, imbattendosi nell’unico esemplare esistente durante una spedizione su una catena montuosa del Texas.
È una particolare quercia (la Quercus tardifolia), specie che ora è considerata quella più in pericolo. Anche perché il tronco di questo esemplare è segnato da un incendio, i suoi rami sono deboli a causa di un'infezione fungina e il suo habitat è minacciato dal cambiamento climatico.
Le minacce: insetti, malattie e clima
Sono tre le minacce che stanno spingendo molti alberi degli Usa verso l’estinzione. La prima sono gli insetti invasivi. Il minatore smeraldino del frassino ha ad esempio causato la geopardizzazione di metà delle specie di frassini americani. Poi, ci sono le malattie, come la “malattia dell’alloro appassito” che sta prendendo di mira tutte e tre gli alberi autoctoni inclusi del genere Persea (di cui fa parte ad esempio l’avocado).
Infine, ad aggravare la situazione, c’è anche il cambiamento climatico. Gli alberi, stressati da condizioni meteorologiche estreme, diventano prede più facili per insetti e funghi. Non solo. I periodi di siccità prolungati privano le piante dell’acqua necessaria per produrre la resina, sostanza che usano per riparare le ferite sulla loro struttura e bloccare gli insetti invasori.